1974-2024. Il Museo del Vino di Torgiano compie 50 anni. Un compleanno molto speciale che verrà festeggiato nel corso del 2024 con numerose iniziative culturali. A dare il via alle celebrazioni in anteprima, è stato il Vinitaly durante il quale 34 opere del MUVIT, che raccontano i molteplici usi e significati del vino nel quotidiano e nell’immaginario dalle origini ad oggi, sono state esposte nello spazio riservato al MASAF. I visitatori hanno così avuto l’opportunità unica di ammirare una collezione di pezzi straordinari, tra reperti archeologici, ceramiche, incisioni e opere contemporanee, con testimonianze che vanno dal III millennio a.C. fino a Picasso, Jean Cocteau, Renato Guttuso, Gio Ponti. Un volo nella conoscenza della storia della vite e del vino quali ispiratori di arti e miti. E sempre in occasione del Vinitaly, Lungarotti ha presentato l’edizione limitata del suo Brut Millesimato che celebra i 50 anni, con etichetta ispirata all’Infantia de Bacho di Mastro Giorgio Andreoli (Gubbio, 1528), tra le opere più rappresentative del Museo.
Inaugurato il 23 aprile del 1974 da Giorgio e Maria Grazia Lungarotti, titolari dell’omonima azienda vitivinicola che ha reso l’Umbria del vino famosa nel mondo, il Museo del Vino di Torgiano, si trova nel centro del borgo di Torgiano, a pochi km da Perugia e Assisi. Definito dal New York Times “il migliore in Italia” per la qualità delle collezioni, espone oltre 3 mila manufatti, tra reperti archeologici, contenitori vinari in ceramica di età medievale, rinascimentale, barocca e contemporanea, incisioni e disegni dal XV al XX secolo, e altre testimonianze che documentano l’importanza del vino nell’immaginario collettivo dei popoli che hanno abitato il bacino del Mediterraneo.
Cinquanta anni per una struttura museale dedicata al vino sono tantissimi: fu una visione d’avanguardia allora, è un cammino in continua evoluzione oggi. La Fondazione Lungarotti ha deciso di celebrarli con tante iniziative dedicate all’arte, alla cultura del vino e del buon bere, sottolineando l’importanza di bere sempre responsabilmente, monito che il MUVIT promuove dal lontano 1974.
Il 23 aprile, giorno del compleanno del Museo, a Torgiano è stata inaugurata una mostra fotografica che, attraverso le immagini, racconta dieci lustri di impegno, aggiornamenti ed arricchimenti continui di un museo che fu pioniere nell’affrontare il binomio vino-cultura. Il 23 aprile è la notte dei fuochi di San Giorgio, festa dalle origini lontane caratterizzata dai tradizionali falò tra le vigne. In questa suggestiva occasione, la Compagnia dei Tavernieri e Vignaioli di Torgiano ha rievocato quella sera del 1974 raccontando durante una cerimonia il ruolo del Museo e della Fondazione Lungarotti nella riscoperta e rivitalizzazione di storia e tradizioni del territorio.
Sempre in aprile, dal 12 al 28, il MUVIT ha ospitato le opere in ceramica “Convivial vessels”, ispirate al convivio, realizzate degli studenti della Franklin University Switzerland durante la settimana di simposio in residenza in Umbria in collaborazione con La Fratta Art House di Marsciano. Una modalità che dà voce ai giovani e restituisce la loro interpretazione del tema in chiave contemporanea.
Dal 25 maggio, vigilia di Cantine Aperte, il museo accoglierà una insolita mostra grafica “OT KOT – I VINOGATTI” dedicata all’artista polacco Andrzej Kot (Lublino 1946-2015), presente con suoi ex libris nella raccolta del MUVIT e famoso in patria per i suoi gatti (Kot in polacco significa proprio “gatto”) declinati in centinaia di fantasiose raffigurazioni sul filo dell’ironia nelle quali il felino è rappresentato in sembianze antropomorfe. Curata da Jaroslaw Koziara, artista amico di Andrzej Kot, e dalla Fondazione Lungarotti, la rassegna retrospettiva propone una selezione inedita di opere nelle quali universo animale e arte tipografica convivono armoniosamente in sperimentazioni tese ad una costante ricerca di nuovi font e di diverse forme e simbologie. La mostra resterà aperta fino al 7 luglio.
Dal 11 luglio all’1 settembre gli acquerelli dell’artista inglese Richard di San Marzano faranno eco alle colorate ceramiche da vino dal XIII al XIX secolo, nella suggestiva cornice del MUVIT. Vinum inundas sarà un tributo alla bellezza e al mistero del nettare di Bacco che in questa mostra diviene protagonista.
A settembre, Alberto Sorbini – esperto di storia e antropologia dell’alimentazione – tratterà il tema “Mangiare e bere. Goethe e altri viaggiatori del Grand Tour” ripercorrendo la storia e l’apprezzamento del vino italiano da parte dei viaggiatori europei dal XVIII sec. ad oggi; così come dell’olio e del paesaggio umbro caratterizzato da vigneti e uliveti, creando un collegamento tra MUVIT e MOO, il Museo dell’Olivo e dell’Olio inaugurato nel 2000 dalla famiglia Lungarotti.
Il 3 ottobre, presso il Centro Congressi dell’Hotel Le Tre Vaselle di Torgiano, si svolgerà un articolato convegno di studi sull’importanza strategica del turismo museale, e in particolare del MUVIT, nella promozione di un territorio, nella tutela e difesa dell’ambiente e nella sua percezione. L’argomento sarà trattato da relatori di fama internazionale che costruiranno un ponte tra passato e futuro, tra privato e pubblico, tra i diversi linguaggi della comunicazione.
Il calendario delle attività proseguirà con l’inaugurazione del nuovo ampliamento della sezione del museo dedicata agli Etruschi grazie a prestiti e depositi realizzati nell’ambito del progetto TraMusei, marchio della Fondazione Lungarotti che identifica una rete di sinergie tra diversi istituti museali.
A chiudere un anno di festeggiamenti sarà la mostra di pittura contemporanea dell’artista irlandese Anne Donnelly in programma per novembre, che inaugurerà la terza stagione di incontri della rassegna culturale Torgiano Winter ideata dalla Fondazione Lungarotti.
Costelleranno il cartellone del MUVIT le abituali iniziative dedicate ai più piccoli, tra cui un percorso sul mito di Dioniso per insegnare a riconoscere, nel gioco, il valore della storia, della mitologia e dell’interazione tra uomo e natura.
Infine, a sugellare cinquanta anni di impegno nel promuovere la cultura del vino attraverso l’arte sarà la pubblicazione di un volume sulla storia e visione del museo. Curato da Maria Grazia Marchetti Lungarotti, il libro andrà ad arricchire l’attività editoriale della Fondazione Lungarotti con il racconto di un’idea divenuta realtà: le premesse e le realizzazioni, gli indirizzi e la coscienza di una finalità rivolta a chi ha interesse per la vite e il vino, la storia dell’uomo e la vitivinicoltura.
Tanti auguri MUVIT!