MUVIT e MOO - THE MUSEUMS OF THE LUNGAROTTI FOUNDATION

SIMBOLOGIA

simbologia

SIMBOLOGIA

La vite e il vino sono tra i soggetti che più si prestano alla simbologia, sacra e profana. La sala si apre con il richiamo alla cristianizzazione dei miti dionisiaci: il vino – pharmakon – diviene il sangue di Cristo. Bacco è il sovvertimento delle virtù, i satiri prestano ai demoni aspetto e turpe agire. Il vino si identifica con il sangue stesso del Cristo. Tratti dalla rilettura di Ovidio, Boccaccio e Poliziano, quei miti in età rinascimentale divengono spunto per metafore religiose e profane. Così anche nelle arti figurative, scopo cui tende il fiorire degli emblemata (sala XIX) in età controriformista, per cui l’ebrezza (Noè) è intesa come superamento della misura. La torchiatura è simbolo della passione di Cristo, il cui sangue si identifica con il mosto che ne fuoriesce (vedi istoriato veneziano XVI secolo, sala XIV). Il grande grappolo che gli esploratori ebrei riportano dalla terra di Canaan, a dimostrare la ricchezza del suolo, nel Nuovo Testamento simboleggia il Corpo del Redentore. Nella religione ebraica, la vigna, simbolo della fertilità della terra nel mondo pagano, è considerata l’albero sacro; in quella cristiana, è superiore refrigerium.