
Mostra “Living Vessels. Dalla tradizione alla contemporaneità della brocca”
Dal 7 al 23 aprile il Museo del Vino-MUVIT ospita la mostra “Living Vessels. Dalla tradizione alla contemporaneità della brocca”, una rassegna di ventitre opere in ceramica realizzate dagli studenti iscritti al Seminario di Viaggio “Studies in Ceramics” della Franklin University Switzerland. Durante la settimana di simposio in residenza presso La Fratta Art House di Marsciano, gestita da Elisabetta Corrao, gli studenti, sotto la guida del Maestro e Artista Luca Leandri e della Professoressa Clarice Zdanski, hanno reinterpretato con fantasia e creatività la tradizionale forma della Brocca dando vita a ceramiche uniche ed estrose, antropomorfe e/o zoomorfe. La prima tappa e punto di ispirazione per lo svolgimento dell’attività è stata la visita al Museo del Vino a Torgiano-MUVIT che in 5000 anni di storia e cultura della vite e del vino evidenzia lo stretto legame esistente tra la bevanda cara a Dioniso e l’antichissima arte della ceramica. Ed è al MUVIT che il progetto trova il suo epilogo con l’esposizione temporanea delle Living Vessels realizzate dagli studenti tra le sezioni dedicate agli antichi mestieri artigiani – dove il ceramista occupa un ruolo di rilievo – nel continuo dialogo tra passato e presente, tra tradizione e innovazione con apertura al futuro e alle giovanissime generazioni.
VIDEO PRESENTAZIONE MOSTRA (1 parte)
VIDEO PRESENTAZIONE MOSTRA (2 parte)
Mostra “Living Vessels. Dalla tradizione alla contemporaneità della brocca”
Museo del Vino a Torgiano – MUVIT, 7-23 aprile 2023

Bronzi e buccheri degli dei
dai depositi del MANU
25 ottobre – 31 dicembre 2022
prorogata fino al 31 marzo 2023
In esclusiva dai depositi del MANU Museo Archeologico Nazionale dell’Umbria una importante selezione di reperti etruschi sarà visibile al pubblico, inserita nel percorso museale del MUVIT Museo del Vino di Torgiano, dal 25 ottobre al 31 dicembre 2022. L’iniziativa si inserisce nell’ambito del macro progetto “Viticoltura e vino in Umbria: dagli Etruschi ai benedettini” che ha portato alla ricollocazione di un corredo vinario in bronzo di epoca etrusca, in seguito a rilevanti interventi di restauro conservativo, e alla realizzazione di una nuova sezione museale. L’allestimento focalizza sul simposio, il messaggio culturale che con le sue regole e rituali, i suoi corredi e attività ludiche, segna la storia del vino nei secoli.
Dai depositi del MANU giungeranno in prestito al MUVIT reperti di rilievo: tra questi, una Hydria in bucchero rosso con fregio di cavalli alati e figure ornitomorfe (secondo-terzo quarto del VI secolo a.C.) e, di eccezionale importanza archeologica, un Kottabos del IV secolo a.C. esposto al pubblico in rare occasioni, come ad esempio la mostra Gli Etruschi di Perugia al Castello di Bratislava nel 2014.
Il prestito si situa in una intesa sinergica tra pubblico e privato – MANU-MUVIT – strategia auspicata al fine di dare maggior forza ad una rete museale che promuova le ricchezze del nostro territorio
TraMusei identifica appunto una rete di collaborazione e sinergie tra i Musei della Fondazione Lungarotti – MUVIT e MOO – e altre strutture museali, in questo caso il MANU, tra i Musei più importanti dell’Umbria, finalizzata ad attività di promozione e valorizzazione reciproche quali incontri di cultura, mostre, prestiti o scambi temporanei di opere, condivisione di eventi e manifestazioni.
Bronzi e buccheri degli dei
dai depositi del MANU
25 ottobre – 31 dicembre 2022
prorogata fino al 31 marzo 2023
Presentazione dei prestiti
– martedì 25 ottobre, ore 18.00 – Museo del Vino a Torgiano
intervengono:
Teresa Severini, Consigliere Fondazione Lungarotti;
Maria Angela Turchetti, Direttore MANU Museo Archeologico Nazionale dell’Umbria;
Adamo Scaleggi, Restauratore;
sarà presente il Ten. Col. Guido Barbieri, Comandante Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Perugia;
Info e prenotazioni: + 39 075 9880200 – prenotazioni musei@lungarotti.it

Mostra La villa perfecta: premesse e parabola
Dal vino di Catone al ‘vin dolce e ardente’ di D’Annunzio
La villa, fondamentale unità produttiva nella economia agricola romana e al tempo stesso simbolo di rappresentanza e potere, con le sue trasformazioni nei secoli diviene anche una insolita chiave di lettura della storia economica – con particolare richiamo alla vitivinicoltura –, sociale e politica dall’antichità a tempi più recenti.
La piccola ma raffinata mostra focalizza l’attenzione sulla parabola della villa perfecta, sintesi assoluta tra produzione e otium, dalle premesse alla sua evoluzione, tra cadute e riprese, evidenziandone i molteplici aspetti che, a diverse latitudini, e anche in cronologie lontane tra loro, si legano all’immancabile presenza del vino, dalla produzione al convivio.
Il percorso prende avvio con un elegante Askos in bronzo del I secolo d.C., recentemente restaurato, di immediato richiamo al livello di vita raggiunto nelle villae d’otium partenopee che la grande eruzione del 79 d.C. disperde, e propone continui richiami all’ideale della villa perfetta attraverso curiosi oggetti archeologici e prestigiose edizioni antiquarie.
Curata dalla Fondazione Lungarotti, la mostra è in realtà un approfondimento, primo di una serie, che evidenzia manufatti di particolare interesse presenti al Museo del Vino e provenienti dai depositi, evocativi di aspetti legati alla civiltà della vite e del vino. Si realizza anche grazie alla collaborazione della Biblioteca Augusta di Perugia e con il contributo della Direzione Generale Educazione, ricerca e istituti culturali.
La mostra rimarrà aperta dal 30 luglio al 31 agosto 2022.
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Mostra La villa perfecta: premesse e parabola
Dal vino di Catone al ‘vin dolce e ardente’ di D’Annunzio
La villa, fondamentale unità produttiva nella economia agricola romana e al tempo stesso simbolo di rappresentanza e potere, con le sue trasformazioni nei secoli diviene anche una insolita chiave di lettura della storia economica – con particolare richiamo alla vitivinicoltura –, sociale e politica dall’antichità a tempi più recenti.
La piccola ma raffinata mostra focalizza l’attenzione sulla parabola della villa perfecta, sintesi assoluta tra produzione e otium, dalle premesse alla sua evoluzione, tra cadute e riprese, evidenziandone i molteplici aspetti che, a diverse latitudini, e anche in cronologie lontane tra loro, si legano all’immancabile presenza del vino, dalla produzione al convivio.
Il percorso prende avvio con un elegante Askos in bronzo del I secolo d.C., recentemente restaurato, di immediato richiamo al livello di vita raggiunto nelle villae d’otium partenopee che la grande eruzione del 79 d.C. disperde, e propone continui richiami all’ideale della villa perfetta attraverso curiosi oggetti archeologici e prestigiose edizioni antiquarie.
Curata dalla Fondazione Lungarotti, la mostra è in realtà un approfondimento, primo di una serie, che evidenzia manufatti di particolare interesse presenti al Museo del Vino e provenienti dai depositi, evocativi di aspetti legati alla civiltà della vite e del vino. Si realizza anche grazie alla collaborazione della Biblioteca Augusta di Perugia e con il contributo della Direzione Generale Educazione, ricerca e istituti culturali.
La mostra rimarrà aperta dal 30 luglio al 31 agosto 2022.
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Andrea Tana. La ricerca del colore
L’arte moderna e contemporanea dell’artista americana Andrea Tana torna a dialogare con la storia narrata dalle oltre 3000 opere installate permanentemente al Museo del Vino a Torgiano (MUVIT).
Ventotto sono le opere scelte che danno vita a un’esposizione unica nel suo genere, in un legame fecondo tra ricerca estetica e suggestioni desunte dalle grandi epoche del passato. Oli e ceramiche accennano alla continua ricerca di colore che accompagna l’artista in un percorso di matrice americana, inglese e francese, fatto di ritratti, di interni, di nature morte e di paesaggi, di fiori e di giardini, di fronte ai quali l’osservatore non può che provare un senso di edonistica quiete.
La mostra, curata dalla Fondazione Lungarotti in collaborazione con Cantine Lungarotti e realizzata con il contributo della Direzione Generale Educazione, ricerca e istituti culturali, inaugurerà venerdì 3 dicembre 2021 e rimarrà aperta fino al 23 gennaio 2022.
Mostra ANDREA TANA. LA RICERCA DEL COLORE
MUVIT Museo del Vino a Torgiano, 4 dicembre 2021-23 gennaio 2022
Vernissage venerdì 3 dicembre ore 18

25 maggio-29 luglio – Mostra Tralci di vite e di vita. Le incisioni di Gianni Cacciarini al Muvit di Torgiano
La mostra di incisioni dedicata a Gianni Cacciarini in programma al Muvit dal 25 maggio al 29 luglio muove dalla serie Le viti del 1973, costituita da sei stampe di viti e viticci.
Tralci di vite e tratti di vita si intersecano facendo riaffiorare un mondo lontano richiamato dai particolari di residenze signorili e ambienti contadini, catturato nell’immediatezza dell’acquaforte e nel contrasto bianco-nero. E così luoghi abbandonati memoria di vite quotidiane, giardini dimenticati sovrastati da vegetazioni spontanee, architetture realizzate dall’uomo e intelaiature create della natura articolano un suggestivo percorso espositivo tra le sale museali.
La mostra, curata da Maria Grazia Marchetti Lungarotti e Andrea Renieri, offre una divagazione sul tema della raccolta di incisioni del Museo costituita da oltre 600 stampe dal XV al XX secolo, tra le quali un’acquaforte dello stesso Cacciarini.
L’iniziativa si realizza nell’Anno del Cibo Italiano: tra le opere in mostra sono presenti richiami alla tavola, ai suoi oggetti e alle sue forme, ambientati nella sezione dedicata al vino come alimento.
Mostra “Tralci di vite e di vita. Le incisioni di Gianni Cacciarini al Muvit di Torgiano”
MUVIT Museo del Vino, 25 maggio-29 luglio 2018
Inaugurazione venerdì 25 maggio, ore 17.30
Info: 075 9880200 – prenotazionimusei@lungarotti.it

“Oliveto e dintorni. Habitat e risorse naturali” – mostra fotografica di Francesca Marinangeli
La natura nella sua prorompente bellezza, immortalata negli scatti della fotografa e agronoma Francesca Marinangeli, è oggetto della mostra ospitata al MOO dal 7 luglio al 31 ottobre.
Uno sguardo attento e delicato sul mondo naturale e animale: paesaggi montuosi e lacustri, boschi incontaminati e campi fioriti, piante “risorsa” e colture produttive rivelano scenari incantevoli dove l’agire dell’uomo appare in perfetta simbiosi con l’ecosistema naturale.
L’invito che Francesca Marinangeli propone è a un controllato recupero di sistemi agro-silvo-pastorali abbandonati affinché possano “fungere efficacemente da habitat al fine
della conservazione della biodiversità e dell’uso delle risorse naturali”.
MOO Museo dell’Olivo e dell’Olio
7 luglio-31 ottobre 2012
Inaugurazione sabato 7 luglio ore 11.00

Mostra alla vecchia fornace: “Le ceramiche di Zulimo Aretini”
In mostra le ceramiche di Zulimo Aretini
Nasce dalla collaborazione del Comune di Torgiano con la Fondazione Lungarotti la mostra “Zulimo Aretini ceramista e la manifattura CAI” che si terrà a Torgiano dal 5 novembre come occasione di studio dell’attività dell’artista toscano Zulimo Aretini.
Artigiano sperimentatore e imprenditore moderno, Zulimo Aretini opera tra Monte San Savino, Roma e Milano. A Torgiano apre negli anni Trenta una manifattura dove perfezionerà quel particolare decoro graffito e quel linguaggio artistico che hanno imposto la sua produzione nei mercati ceramici italiani ed europei e che fanno ancora oggi i manufatti a sua firma ricercati oggetti da collezione.
Ambientata nella vecchia fornace di ceramica che ospitò Aretini durante il soggiorno lavorativo a Torgiano, la mostra, curata da Valentino Minocchi, si apre con una tavola rotonda cui parteciperanno il curatore e gli storici della ceramica Giulio Busti e Franco Cocchi.
La mostra si inserisce nel cartellone di “Versando Torgiano”, manifestazione a cadenza annuale organizzata dal Comune di Torgiano.
Mostra:
“Zulimo Aretini ceramista e la manifattura CAI”
Torgiano, Vecchia fornace
5 novembre-11 dicembre 2011
Inaugurazione e tavola rotonda: sabato 5 novembre ore 17.30

Mostra al MOO: “Dedicato. Opere sulla natura di Franco Passalacqua”
In occasione del decimo anniversario del MOO Museo dell’Olivo e dell’Olio, la Fondazione Lungarotti, in collaborazione con la Provincia di Perugia propone al suo pubblico una straordinaria mostra pittorica ispirata al tema che più gli è caro: l’olivo.
Aperta dal 5 dicembre e per tutto il periodo natalizio Dedicato. Opere sulla naturaespone 19 opere di Franco Passalacqua, artista umbro che, dopo i successi raccolti in importanti piazze nazionali e europee (basti pensare ai suoi Totem – imponenti opere in alluminio che simboleggiano la potenza della natura – installati nel cuore della City londinese), ritorna in via del tutto eccezionale a interpretare per il Museo della Fondazione Lungarotti il tema dell’olivo, al quale per lunghi anni ha dedicato la propria ricerca artistica.
E propone, in una selezione di opere curata da Marinella Caputo, un affascinante percorso che, perfettamente integrato con l’esposizione permanente del Museo, si articola in tre sezioni tematiche. Aprono la mostra 7 opere incentrate sul tema dell’autunno con tele e pannelli in alluminio, oltre a 4 Totem, imponenti elementi verticali in alluminio che, piuttosto che sculture, potrebbero definirsi – come nota Marinella Caputo – “pitture tridimensionali”. Invasioni è il tema che attraversa la seconda sezione della mostra: quasi a raccordo della natura selvaggia dei boschi con la cultura rappresentata dal verde argenteo degli oliveti, una serie di tele dal piccolo formato che raffigurano porzioni di oliveti abbandonati, in cui la natura si riappropria del territorio, insinuando tra le fronde verde-argentee macchie di colore rugginoso. Infine gli Olivi: tele di medio e grande formato che conducono, in un continuo dialogo con le opere esposte in via permanente al Museo, al grande Campo di olivi al vento già parte delle collezioni del MOO.
La fitta texture di vegetazione che caratterizza l’opera di Passalacqua e che ricopre senza soluzione di continuità le superfici pittoriche, in virtù della prospettiva alta e della profondità percettiva data dalla visione aerea, non indulge mai al descrittivo. In nessun modo esprime una pittura di paesaggio nostalgica, non va – scrive Marinella Caputo nel catalogo della mostra – “nella direzione dell’iperrealismo fotografico, nè in quella dell’astrattismo, sublimando piuttosto in senso concettuale lo stimolo sensoriale proveniente dal paesaggio”; l’occhio dell’artista “guarda le cose che lo circondano” – come osserva il critico Lorenzo Mango a proposito degli alberi di Passalacqua – “attraverso una sensibilità tutta contemporanea, una sensibilità che lega intimamente fatti sensibili a dati mentali”.Dedicato. Opere sulla natura di Franco Passalacqua
Torgiano, Museo dell’Olivo e dell’Olio 5 dicembre 2010-23 gennaio 2011

5 NOVEMBRE 2016-15 GENNAIO 2017 – Mostra “Fischia il santo. Santi che fischiano nella tradizione popolare italiana”
L’arte della terracotta, la magia del suono, il potere evocativo dell’iconografia sacra sono gli elementi che animano la singolare mostra di santi fischianti, ospitata al MUVIT Museo del Vino dal 5 novembre 2016 al 15 gennaio 2017.
Una selezione di fischietti dedicati alle figure di culto e devozione, prodotti in più regioni e in diverse epoche, articolerà il percorso espositivo testimoniando una antica tradizione popolare, carica di valenze simboliche e rituali, che affonda le sue radici nei numerosi apparati cerimoniali legati alle ricorrenze religiose e alle festività patronali che da Nord a Sud attraversano l’Italia. La mostra “Fischia il santo. Santi che fischiano nella tradizione popolare italiana”, curata da Luigi Fosca, nasce per iniziativa del Comune di Massignano dove nel 2015 ha trovato collocazione nel Museo fischietti, pipe e terracotta popolare; giunge a Torgiano in nome della affinità che lega tra loro i paesi di “cocciari”, i vasari dediti al vasellame d’uso quotidiano.
Si realizza nel mese di Ognissanti, in cui si celebra la gloria e l’onore di tutti i Santi, ma anche nel mese di San Martino che ricorre l’11 novembre, data che scandisce la fine e l’inizio dell’anno del vignaiolo, con la produzione del vino nuovo e l’inizio del prossimo ciclo vitivinicolo. Tra le opere in mostra, anche i “santi del vino” realizzati in occasione delle tradizionali feste dell’uva o in segno di devozione, come Sant’Urbano protettore dei vignaioli e di quanti si occupano di produzione e commercio di vino, a conferma di una ancestrale connessione “vino-religione” e in senso più ampio “vino-sacralità”.
Il catalogo, curato da Luigi Fosca, contiene saggi della scrittrice Silvanna Sonno e del Demo-Antropologo Vincenzo M. Spera.
Mostra Fischia il santo. Santi che fischiano nella tradizione popolare italiana
MUVIT Museo del Vino, 5 novembre 2016-15 gennaio 2017
Inaugurazione sabato 5 novembre, ore 17,30
info: 075 9880200 – prenotazionimusei@lungarotti.it

Mostra al MUVIT – “Sedute d’autore” di Mastro Gianfranco Ghibelli
Sedute d’autore. Dal legno delle botti del Sacro Convento di Assisi intarsi ed esercizi di design di Mastro Gianfranco Ghibelli
Una ragione in più per visitare il MUVIT in questa coda di primavera: una selezione di imponenti e austere sedie a intarsio e coloratissimi sedili, realizzati con legni di recupero ricavati dalle doghe delle botti del Sacro Convento di Assisi. La maestria e la sensibilità di Gianfranco Ghibelli, apprezzato interprete dell’artigianato artistico umbro, rilegge motivi e decori francescani e sperimenta nuove forme dal design lineare ed accattivante.
Al MUVIT dal 27 maggio al 1 luglio 2012

Mostra al MUVIT: “Chicchere oggi”
Chicchere oggi
Al MUVIT dal 14 ottobre al 20 novembre 2011
La cioccolata in tazza nel segno della ceramica contemporanea.
Ironiche, colorate, estrose e personalissime rivisitazioni della chicchera da cioccolata, la tradizionale tazza ideata per il consumo della bevanda calda, sono le protagoniste della mostra che la Fondazione Lungarotti promuove in occasione della diciottesima edizione di Eurochocolate.

Mostra al MOO: “Lucifeste”
Le sculture luminose di Bruno Ceccobelli – l’artista umbro autore, per la Fondazione Lungarotti, di magiche lucerne a olio – approdano a Foligno, nelle sale del quattrocentesco Palazzo Trinci. Dopo essere state esposte a Perugia alla Rocca Paolina e a Torgiano al Museo dell’Olivo e dell’Olio le “Lucifeste” di Ceccobelli saranno presentate a Foligno dal 10 al 27 giugno, in corrispondenza della Giostra della Quintana, in una cornice d’eccezione come il Museo di Palazzo Trinci, tra gli affreschi di Gentile da Fabriano e Ottaviano Nelli.
Le sculture luminose di Bruno Ceccobelli – l’artista umbro autore, per la Fondazione Lungarotti, di magiche lucerne a olio – approdano a Foligno, nelle sale del quattrocentesco Palazzo Trinci. Dopo essere state esposte a Perugia alla Rocca Paolina e a Torgiano al Museo dell’Olivo e dell’Olio le “Lucifeste” di Ceccobelli saranno presentate a Foligno dal 10 al 27 giugno, in corrispondenza della Giostra della Quintana, in una cornice d’eccezione come il Museo di Palazzo Trinci, tra gli affreschi di Gentile da Fabriano e Ottaviano Nelli.
Organizzata in collaborazione da Fondazione Lungarotti e Comune di Foligno e con il sostegno della Cassa di Risparmio di Foligno, la mostra offre una nuova, immaginifica interpretazione del concetto di lucerna a olio, suggestiva magia pratica che si perde nella notte dei tempi… Venate da un afflato mistico, avvolte in un alone di mistero, le opere di Bruno Ceccobelli catturano per intensità e forza espressiva, appassionano, avvincono, fanno riflettere.
È lo stesso Ceccobelli – classe 1952 e un lungo curriculum di incontri, opere e mostre e internazionali alle spalle – a spiegarne le linee concettuali: «Con la maiolica e la porcellana prendono struttura sculture, vasi, piatti, mattoni, tegole, ma anche freni delle Ferrari, vestigia di protezione per il missile Shuttle e i giapponesi ci fabbricano coltelli affilatissimi. Oggi foggio delle lucerne e in questi manufatti d’uso, inattuali ma leggendari, ritrovo gesti estetici istintivi e antichi, semplici ed essenziali. Ed è tutta una festa: una volta cotte, le terre risplendono di colori e, aggiungendo un medium prodigioso come l’olio, che nei secoli ha “unto” le civiltà mediterranee, ottengo le “Lucifeste”. Non semplici e nostalgici oggetti d’uso ma spiriti vispi, simboli di passioni benigne, sospensioni poetiche, affezioni divine. Sogni lucidi per esseri umani dalle facce illuminate!»

Il fiore dei tempi. L’Italia che cambia negli almanacchi Barbanera (1950-1980)
Il fiore dei tempi. L’Italia che cambia negli almanacchi Barbanera (1950-1980)
Nasce da un’idea di Erminia Irace e Manuel Vaquero Piñeiro, storici dell’Università di Perugia, e dall’incontro virtuoso della Fondazione Lungarotti con la Fondazione Barbanera 1762 l’interessante mostra “Il fiore dei tempi” al MUVIT dall’8 dicembre. Sul filo delle pagine pubblicitarie apparse negli almanacchi Barbanera, uno spaccato delle rapide trasformazioni sociali, economiche e culturali dell’Italia del dopoguerra fino agli anni ’80. Un allestimento originale, che fa uscire i personaggi ritratti dalle pagine degli almanacchi e dà vita a uomini, donne e bambini che si materializzano, entrano fisicamente nel Museo del Vino, ne scandiscono il percorso e guidano, da visitatori “vintage” quali essi sono, i visitatori di oggi in un affascinante viaggio nel tempo.
Il fiore dei tempi. L’Italia che cambia negli almanacchi Barbanera
MUVIT Museo del Vino Torgiano
8 dicembre 2012-2 maggio 2013
prenotazionimusei@lungarotti.it
VAI AL SITO DELLA MOSTRA: www.ilfioredeitempi.it

Mostra al MUVIT: “Fischia il gallo. Galli e galletti sonori”
Terra, acqua, fuoco, aria: l’antica arte del fischietto sintetizza i quattro elementi e ne cattura la magia, facendosi materia prima e poi suono.
Dal 26 novembre e per tutto il periodo natalizio al MUVIT il tradizionale fischietto a forma di gallo diventa protagonista assoluto e si propone nelle interpretazioni originali e personalissime di 36 maestri della ceramica contemporanea in una mostra curata da Luigi Fosca per la Fondazione Lungarotti.
Ceramisti tradizionali e noti interpreti del mondo della ceramica (tra gli altri il ferrarese Riccardo Biavati, l’umbro Luca Leandri, il veneto Federico Bonaldi, il siciliano Francesco Di Martino) giocano con la terra e gli elementi e traducono un tema popolare in varianti stilistiche originali e divertenti.
Il catalogo, a cura di Luigi Fosca contiene i saggi della scrittrice Silvana Sonno, del demoantropologo Enzo Maria Spera (Università del Molise) e dell’archeologo Claudio Saporetti (Università di Pisa), appassionato collezionista ed esperto di fischietti.
Mostra:
“Fischia il gallo. Galli e galletti dalla tradizione popolare italiana alla produzione ceramica contemporanea”
MUVIT Museo del Vino Torgiano
26 novembre 2011-8 gennaio 2012
inaugurazione sabato 26 novembre ore 17.00
con la partecipazione di Luigi Fosca, Enzo Maria Spera, Claudio Saporetti e Silvana Sonno.
info: 075 9880200 museovino@lungarotti.it

Wine Art-The VinoGlyph Series by Adam Victor
al MUVIT dal 29 maggio al 30 settembre 2011.
al MUVIT dal 29 maggio al 30 settembre 2011.
Una straordinaria mostra fotografica che esprime l’interesse e l’attenzione di Adam Victor per gli oggetti intrisi di una bellezza nascosta: una serie di viticci avviluppati lungo i filari di un vigneto offrono uno sguardo delicato e insolito sulla natura.
Una straordinaria mostra fotografica che esprime l’interesse e l’attenzione di Adam Victor per gli oggetti intrisi di una bellezza nascosta: una serie di viticci avviluppati lungo i filari di un vigneto offrono uno sguardo delicato e insolito sulla natura.
I VinoGlyphs di Adam Victor, segni e simboli grafici di fortissima suggestione, sembrano riscrivere un alfabeto vegetale dalla grande forza espressiva.Perfettamente integrati con le collezioni permanenti del museo, i grandi pannelli fotografici raffigurano tralci e girali di vite ripresi nelle loro sinuose volute che disegnano, sullo sfondo intenso di cieli sempre diversi, grafie di una lingua misteriosa e affascinante.
“Con l’aspra ed efficace essenzialità del loro linguaggio,” – nota il critico d’arte Richard Morphet – “i VinoGlyphs di Adam Victor evocano la lunga storia della rappresentazione artistica della viticoltura, pur resistendo energicamente a qualsiasi restrizione di genere. Hanno qualcosa in comune con precedenti tanto disparati quanto la firma di Elisabetta I, le scure macchine in movimento di Tinguely o i Writing Pieces di Anthony Caro: tutti oggetti che, sebbene fermi in un punto, entrano ed escono dalla leggibilità della parola specifica mentre lo sguardo dell’osservatore gli gira intorno”.
Adam Victor è un fotografo, scrittore, giornalista e traduttore che vive tra la Gran Bretagna, gli Stati Uniti e l’Italia. Scatta e riflette sulle fotografie da quando, all’età di dodici anni, la grande fotografa Eve Arnold gli mise in mano una vecchia macchinetta fotografica Kiev.
Organizzata dalla Fondazione Lungarotti, la mostra si inserisce nella programmazione estiva del MUVIT Museo del Vino di Torgiano, dove sarà visitabile fino al 30 settembre.

Mostra al MOO: “Circo Lucerna”
Lucerne d’Autore a Perugia:
la Fondazione Lungarotti affida al circo la luce delle sue lucerne ad olioPerugia, 7 – 17 febbraio. Tempo di lucerne per la Fondazione Lungarotti, che a questo oggetto semplice quanto desueto dedica da anni una mostra tematica giunta con il 2009 alla nona edizione. La mostra cambia sede – da Torgiano a Perugia per poi tornare in seconda battuta ancora a Torgiano – per consentirne una maggiore visibilità ma identica è la scelta di offrire una nuova, immaginifica interpretazione della lucerna, affidata alla sensibilità di un artista che in totale libertà cerca di sottrarre all’oblio quell’incerto filo di luce che per secoli ha accompagnato la vita degli uomini
Sarà la Sala del Caminetto della rinascimentale Rocca Paolina di Perugia ad ospitare la mostra dal 7 al 17 febbraio, quest’anno sono stati coinvolti due giovani designer umbri, Stelio Zaganelli e Cristina Frezzini, che hanno realizzato lucerne ispirate al mondo circense. Non piccoli oggetti da tavolo come le lucerne in realtà furono ma sculture dalle dimensioni importanti che raffigurano la ballerina, il funambolo, il domatore, il forzuto e, all’ingresso, l’imbonitore che introduce alla mostra. Tutti personaggi che porteranno una luce nel percorso misterioso e stupefacente che è la vita stessa del circo, alla ricerca di connessioni con quel senso di magico che la pianta dell’olivo ha da sempre espresso.
Con la lucerna ad olio ha inizio l’impiego da parte dell’uomo del frutto dell’olivo, c’è un filo verde che attraversa la vita dell’umanità e che ha inizio nel portare luce nel buio dei tempi preistorici. Solo in tempi successivi l’olio viene impiegato nella religione, nella medicina, nella cosmesi, nello sport e – buon ultimo in ordine di tempo – nell’alimentazione.
Di questo mondo così ricco e variegato parla la collezione permanente del Museo dell’Olivo e dell’Olio di Torgiano, che alle lucerne dedica grande spazio, dalle più antiche che risalgono al VII secolo a.c. per poi arrivare in età neoclassica, quando la candela soppiantò l’antico utensile.
Dopo la tappa perugina, la mostra dal 7 marzo per tutto il periodo pasquale si trasferirà a Torgiano, presso il Museo dell’Olivo e dell’Olio, dove sono in programma incontri e laboratori didattici.
Sostenuta come di consueto dalla Cassa di Risparmio di Foligno, la mostra è patrocinata dall’Assessorato alla cultura del Comune di Perugia.
Circo Lucerna. Le lucerne di Frezzini&Zaganelli
Perugia, Rocca Paolina, 7-17 febbraio 2009
lun-dom 11-14/16-20
ingresso libero
Torgiano, Museo dell’Olivo e dell’Olio, 7 marzo-14 aprile 2009
lun-dom 10-13/15-18
ingresso libero
Inaugurazione Perugia, Rocca Paolina, Sala del Caminetto
7 febbraio 2009 ore 18